La nostra associazione sportiva nasce come una sintesi dinamica tra sport e persona.

Il nostro contenitore “Edvige 361” vede diversi progetti all’ interno che passano dal piano scolastico-educativo al piano agonistico. Crediamo nelle persone e crediamo nello sport come mezzo non solo per sviluppare abilità e capacità motorie. Lo sport è stimolo  di benessere psichico, emotivo, corporeo e sociale per ogni singolo individuo.  È Necessità primaria per ogni cittadino libero, soprattutto oggi,  nella fase iniziale dell’Era Digitale e soprattutto in un tempo di pandemia lungo e continuo. La diatriba politica italiana che non riconosce tutto ciò è ormai sciolta dall’ambito accademico scientifico che enuncia l’efficacia dello sport non solo nell’ ambito del benessere ma anche nell’ ambito della terapia e della cura.

La nostra associazione vuole essere l’ emblema dello sport di base, ma anche la base del sano e concreto agonismo; inoltre  rappresentare in Italia e fuori L’ ambito della sociologia-sportiva.

… cerco in poche parole di illustrare la tematica attuale di zona rossa e sport: per quanto riguarda il gruppo Grandi e piccoli dell’ Accademia del gioco e dell’educazione olimpica si tratta tecnicamente dell’ambito dello sport di base.

Si evince dal DPCM una disparità tra lo sport agonistico e lo sport di base.

In poche parole tutto quello che è sport agonistico è totalmente salvo mentre lo sport di base viene ridotto alla famosa corsetta fuori casa relativamente in solitaria.

Chiaramente si evince un ‘ulteriore chiusura non solo sportiva ma sociale per quanto riguarda la fascia dei non lavoratori, che va quindi dagli infanti ad adolescenti e giovani d’età sensibilissima, una fascia che necessita infinite attenzioni e dovuta dedizione.

Ci troviamo nuovamente con dei limiti legislativi ma è assoluta intenzione del nostro gruppo arrivare ad obiettivi Che ogni età ha e stimolare ogni persona affinché adempi ad ogni tappa della propria crescita fisiologica.

La creatività è da sempre un nostro pilastro e vorremmo cercar delle vie alternative per questo periodo (nella speranza che le ultime limitazioni diventino davvero brevi).

Vi chiedo pertanto di stringere un patto d’ alleanza tra noi tecnici ed educatori e voi genitori perché L’ attenzione maggiore va a bambini e ragazzi, molto bisognosi.

Pertanto per quanto riguarda il gruppo dei ragazzi abbiamo già creato un modello alternativo dove riusciamo ad interagire direttamente con loro. Chiedo solo a voi genitori di questo gruppo di spingere i ragazzi ad esser “presenti” anche se a distanza. Già ieri abbiamo fatto un primo intervento (super produttivo) sul team working.

Per quanto riguarda il gruppo dei bambini si alzano altre criticità: anche i più piccoli saranno costretti alla dad cosa che non rispetta le loro esigenze di corporeità e livelli di attenzione… Pertanto proporre lezioni webinar con loro ci lascia un senso di perplessità. Avrete notato che in dad c’è La necessità della vostra presenza e ce ne siamo accorti quando abbiamo sperimentato delle lezioni webinar con voi… diventerebbe un ulteriore peso per molti.

Per ora stavo pensando di chiedere a voi genitori di creare un livello di relazione e di gioco con loro indoor o outdoor, nel rispetto delle esigenze personali e di decreto. Potremmo mandar sul gruppo delle proposte di gioco che voi potete intraprendere con i vostri bambini. Immagino questa alleanza tra genitori e sport come un’opportunità fresca che rispetti le esigenze dei vostri figli. Vorrei aprire un dialogo e mi rendo reperibile per discutere e tarare quest’idea. apparentemente può sembrare che stiamo scaricando il nostro lavoro A voi ma al contrario vorremmo essere fini nell’azione.

Insomma forse l’immagine È diventare per questo periodo i vostri consulenti del gioco (homo ludens).


Una pedagogia del gioco

Il gioco è libertà.

È la democrazia in azione, una rivoluzione e una sfida a sistemi, strutture e dinamiche che soggiogano e opprimono. 

Il gioco è ottimismo, lo spazio e il tempo generativi che sostengono tutto ciò che è più positivo nel mondo.

Il gioco dice che il mondo non deve essere così — il mondo non deve essere come è oggi — il gioco dice che il mondo può essere più grande, più piccolo, più spaventoso, più sicuro, più felice o più triste — può essere una qualsiasi di queste cose, o tutte queste in una volta, e infinitamente di più.

Il gioco è possibilità nella sua forma più pura. Il gioco è speranza.

Il gioco è cambiamento.

Il gioco sta plasmando il mondo a immagine dei nostri sogni e paure, invece di permettere al mondo di plasmare le nostre vite.

Il gioco è potere.

In gioco siamo in grado di prendere “il mondo così com’è” e creare “il mondo come potrebbe essere”… dovrebbe essere… sarebbe… se…