L’ ESPERIENZA DELLA COMPAGNIA DELL’ANELLO

PROGETTO : OBIETTIVO

Sulla base della esperienza degli anni passati (modulo 1 e modulo 2 di Harry Potter), gli alunni della classe divenuta 3 BSC, saranno divisi in quattro gruppi (le casate di Harry Potter) che si chiameranno “Compagnia dell’Anello” a attraverseranno La Terra di Mezzo, in una avventura meravigliosa dove dovranno compiere una missione che sarà quella della distruzione dell’Anello . Sceglieranno i personaggi più congeniali a loro e rafforzeranno la loro identità personale e sociale e il senso di appartenenza.

 Le linee guida avranno come obiettivi primari:

  • Il principio di collaborazione /cooperazione
  • Saper scegliere in base alla propria indole attraverso la biografia proposta dei vari personaggi
  • Conoscenza della funzione dell’EROE e le caratteristiche che lo contraddistinguono
  • Concetto di durata/senso della vita
  • Affrontare il problema del male (approccio antropologico)
  • Acquisizione del senso di responsabilità
  • Metodologia del prendersi cura dei compagni di viaggio

Parole chiave: Avventura, Meraviglia, Libertà, Responsabilità, Misericordia

Il progetto prevede 6/7 incontri, durante l’ orario curricolare di scienze motorie, coadiuvate dal docente esperto esterno prof. Niki Mandolesi , che da 5 anni collabora con la docente curriculare delle classi scelte per fare il progetto.

Il progetto è multidisciplinare e coinvolgerà i docenti dei rispettivi consigli di classe.

PROGETTO: CIO’ CHE E’ STATO FATTO E REALIZZATO

La Nostra esperienza

Dopo 3 anni di esperienza tra Harry Potter e La Compagnia dell’anello, stiamo cominciando a tirare le prime conclusioni riguardo questo percorso che ci sta facendo andare oltre la nostra stessa immaginazione e soprattutto stiamo scoprendo che gli obiettivi generali che ci eravamo prefissati Il gioco, la socializzazione, l’integrazione sono stati pienamente raggiunti, ma non solo perché nel frattempo si sono aperte altre strade inaspettate e da buoni cultori del fantasy, stiamo procedendo su territori inesplorati, per quanto riguarda le scienze motorie.

Abbiamo scoperto che il nostro concetto di modello integrato olistico sta diventano il nostro fondamento, modello che si basa sulla interdisciplinarietà e che coinvolge mente, corpo e spirito.

Nonostante le difficoltà sorte dalla alternanza tra didattica a distanza e  didattica in presenza, Il progetto socio motorio basato sul primo libro del Signore degli anelli, LA COMPAGNIA DELL’ANELLO si è potuto attuare ampiamente soprattutto attraverso le esperienze motorie che hanno visto le varie squadre scontrarsi in duelli e battaglie e laboratori creativi di ballo e pittura.

Abbiamo mantenuto la suddivisione in 4 gruppi (le casate di Harry Potter dei primi 2 moduli) che si sono trasformati in 4 Compagnie dell’Anello dove ciascun componente ha scelto con cura il personaggio più affine alla propria personalità. Prima di questa scelta si è reso necessario uno studio di tutti i personaggi , sulle loro caratteristiche fisiche e caratteriali, basandoci dall’interpretazione che Jung ha dato al capolavoro di Tolkien. Non solo, esiste una ricca bibliografia di studi inerenti l’argomento che ci hanno aiutato ad avere una conoscenza più ampia e approfondita.

Suddivisione in 6 moduli esperienziali socio-motori, da attuare durante l’as 2020/21

1 – La Contea fino alla Locanda del Poni Impennato (Brea)

2 – Il concilio di Elrond (Granburrone)

3 – Miniere di Moria e labirinto dei Nani – attacco degli orchi

4 – Ponte di Khazzad – Tomba di Balin (attacco degli Orchi) – Balrog uccide Gandalf

5 – Bosco di Lothorien (Galadriel premunizione)

6 – La Compagnia si scioglie

Come dicevamo prima l’alternanza di didattica a distanza con quella in presenza ha dato modo di creare degli spazi di studio e di approfondimento che hanno regalato ai ragazzi momenti di riflessione personale, vedi ad esempio, la creazione di un video creativo o una prova di consapevolezza. Sono solo esempi di un lavoro articolato e ricco di spunti ampiamente migliorabili

ESEMPIO 1:                                   CREAZIONE DI UN VIDEO CREATIVO

  1. Crea un video di circa 1 minuto, 1 minuto e mezzo max, dove  dovrai descrivere il personaggio che hai scelto, che ruolo ricopre nel Viaggio della Compagnia dell’anello, quale attrezzo/qualità morale usa per difendere, difendersi, che appartiene alla propria specie (Hobbit, Nani, Elfi, Uomini)
  2. La valutazione del video terrà conto della creatività (vestiario, originalità nel proporre il video), dell’intraprendenza e dello spirito di iniziativa nel comunicare l’essenza del personaggio
  3. Il video farà parte del materiale digitale che verrà messo su di una pennetta per l’UDA di classe multidisciplinare intitolata il Viaggio

Esempio 2 :                        PROVA DI CONSAPEVOLEZZA

Rispondi con onestà:

Come disse Gandalf a Frodo:
Il cuore mi dice che prima della fine di questa storia l’aspetta un’ultima parte da recitare, malvagia o benigna che sia; e quando l’ora giungerà, la pietà di Bilbo potrebbe cambiare il corso di molti destini, e soprattutto del tuo“.

Chi sei tu per giudicare le azioni e i pensieri di chi ti sta vicino? Forse sei superbo? Hai comprensione e pietà per l’altro?

“Possiamo solo decidere di come usare il tempo che ci è concesso” dice Gandalf a Frodo

Ce uso ne fai del tempo che ti è stato concesso? Ne fai un buon uso, o tiri a campare?

“Non abbiamo altra scelta che affrontare l’oscurità delle miniere di Moria” dice Gandalf

Affrontare l’oscurità e il non capire certe cose ti fa paura? Dove trovi un po’ di luce? Quale è la tua luce che ti permette di illuminare il tuo viaggio?

Per facilitare il lavoro della classe abbiamo ulteriormente suddiviso i 6 moduli operativi in altrettanti percorsi di viaggio dove sono stati evidenziati i momenti più salienti e gli eventi accaduti, seguendo la cronologia della storia. In sequenza i 3 schemi adottati:

A ciascuna prova motoria sono stati punteggi sulle vittorie, sulle sconfitte, sui bonus/malus, sia individuali che di squadra. Riportiamo qui sotto una scheda come esempio per fare capire meglio ciò che abbiamo detto.

Classifica finale

NOMINATION SPECIALI:

ARAGON – autorevolezza e regalità, LEGOLAS – abilità e “HOOD”, GALADRIEL – sublimità, MERRY – coraggio, GIMLY – rudità, FRODO – il prescelto

BOROMIR – Luci ed Ombre, SAM – altruismo e fedeltà

L’esperienza del VIAGGIO della Compagnia è confluita in un UDA (Unità di Apprendimento) alla quale hanno partecipato le altre materie appartenenti al ciclo di studio della classe 3BSC (indirizzo turistico aziendale con curvatura sportiva). Le materie coinvolte, hanno aderito all’UDA Economia Aziendale, Francese, Diritto, Religione, Tecniche della comunicazione e Scienze motorie.

METAFORA DEL VIAGGIO

E’ il simbolo della condizione umana, percorso apro e difficile.

Il Viaggio che intraprenderà la Compagnia dell’Anello seguirà un percorso molto lungo dove la conoscenza dei propri limiti e delle proprie virtù verrà messa a dura prova.

La Compagnia dovrà sempre seguire un sentiero senza mai mollare, pena lo smarrimento della giusta via.

Chi abbandona la Via della Salvezza, che è un sentiero duro e stretto si perde e perde la sua vita.

Ci si perde e ci si ritrova fino a che ci si ritrova in un baratro mortale. Comunque è sempre data una possibilità di ritrovare il giusto sentiero magari con l’aiuto di qualcuno, di un amico.

“La pratica e la concezione del pellegrinaggio, nella storia culturale dell’Europa, sono fortemente connesse con il principio filosofico dell’homo viator, la visione antropologica secondo cui l’essere umano compie, nella sua esistenza, un cammino terrestre verso una sacra e trascendente patria celeste. Il senso del pellegrinaggio: Raccontare la storia di un cammino vuol dire esprimere l’idea del vivere umano rivolto a un’origine trascendente.  La saga descritta da Tolkien con Il Signore degli Anelli è infatti, tra molte altre cose, anche e soprattutto la storia di una peregrinatio. Cosa sono Frodo e i suoi compagni, se non pellegrini in cammino, nel senso che la cultura medievale ha conferito alla figura umana del viandante? L’intera Compagnia che intende portare l’Anello del Potere a Mordor, per distruggerlo laddove è stato forgiato dal suo oscure signore, Sauron, altro non è che una compagnia di pellegrini. Tra di loro, il protagonista Frodo Baggins appare come il prototipo per eccellenza del modello antropologico del pellegrino. Quando Frodo si trova a dover partire, seguendo un destino per lui inimmaginabile, la somiglianza che lo accomuna alla figura antropologica del pellegrino medievale non è casuale né senza significato.

Il pellegrino è colui che sceglie di mettere in atto l’essenziale, come insegna san Paolo, per tralasciare il superfluo. A questo proposito, possiamo subito notare alcune corrispondenze tra questo modello di uomo pellegrino e il personaggio di Frodo Baggins nell’opera tolkieniana.

Il vero e fondamentale motore narrativo di tutta la trilogia di Tolkien è da individuarsi nella scelta che il giovane Frodo Baggins compie, relativamente alla necessità di farsi, lui piccolo Hobbit, attuatore di un destino inaudito, consistente nel portare l’Anello del potere nel vulcano tremendo in cui è stato originariamente forgiato. Frodo, come ogni Hobbit, aveva sempre scandito e misurato la propria esistenza sui ritmi dolci e regolari della Contea (the Shire), luogo descritto da Tolkien con tratti arcadici e idilliaci, dove gli abitanti si accordano alla natura e alle sue leggi…Frodo Baggins non è uno Hobbit qualunque. Per molti versi, il suo personaggio possiede delle caratteristiche che parrebbero non corrispondere pienamente a quella descrizione del popolo Hobbit, fornita da Tolkien, quale gente pacifica e rustica, sagace e accordata semplicemente ai ritmi della natura e della terra, dedita e fedele alle proprie ritualità e tradizioni, egli possiede, per altri versi, caratteristiche diverse e affatto estranee alla conformazione psicologica della sua gente. Giovane dall’indole solitaria, Frodo è solito, a detta Tolkien, “sognare di lasciare la Contea” per luoghi strani e remoti. Una inclinazione che sorprende in un membro del popolo Hobbit, per i quali non c’è mondo al di fuori dei confini della Contea”

UDA CLASSE  3BSC

DENOMINAZIONE/TITOLOIL VIAGGIO come mezzo di spostamento e luogo di movimento
PRODOTTO/I DA REALIZZARERealizzazione di un opuscolo (in italiano ed in inglese) contenente il lavoro fatto, accompagnato da documento multimediale. (filmati e interviste)
DESTINATARI CLASSE 3 BSC Servizi Commerciali Turistico curvatura sportiva
COORDINATORE/ INSEGNAMENTOProf. Manuela Gamba / Scienze Motorie
MONTE ORE COMPLESSIVOOre stimate: 50
SPAZI UTILIZZATIAula, Laboratorio Linguistico, Laboratorio Tic, Outdoor, piscina, campo polifunzionale outdoor
MATERIALE, DIDATTICOLibri di testo, Slide, Riviste tecniche, Filmati
STRUMENTI,ATTREZZATURAComputer, Lim, Videoproiettore, Macchina Fotografica, Videocamera, attrezzatura sportivo-ludico per le diverse attività
METODOLOGIE DIDATTICHELezione frontale, Problem-Solving, Cooperative-Learning, Learning By Doing, Brainstorming
PREREQUISITIConoscenza della lingua italiana, Conoscenza di inglese e francese di base,
FASE DI APPLICAZIONESecondo e Terzo trimestre
ESPERIENZE ATTIVATEFormazione in classe (o in DID) con i singoli docenti.Organizzazione gruppi di lavoro e relativi compitiStesura esperienza complessiva dell’UdA.Elaborazione, realizzazione e presentazione dei  materiali prodotti
RISORSE UMANESolo interne
VALUTAZIONELa presentazione del lavoro di gruppo sarà valutata dai docenti che vi hanno guidato in questo percorso di insegnamento/apprendimento, secondo i seguenti criteri: – collaborazione e partecipazione nella realizzazione del prodotto – completezza, correttezza, pertinenza e organizzazione – capacità di trasferire le conoscenze acquisite – ricerca e gestione delle informazioni – creatività – funzionalità Indicare eventualmente altri criteri di valutazione adottati Ogni docente direttamente coinvolto valuterà le vostre prestazioni in riferimento alla propria disciplina. I docenti insieme avranno inoltre modo di osservare le diverse dimensioni dell’intelligenza e di esprimere una valutazione in riferimento ad alcuni indicatori (vedi griglia allegata).
ATTIVITA’ DI RECUPERORecupero in itinere e Studio individuale

CONSIDERAZIONI FINALI E RIFLESSIONI

Alla luce di tutto quanto detto  e dopo 3 anni di lavoro con la classe, Io e il collega Mandolesi abbiamo fatto delle considerazioni generali, con degli spunti di riflessione che dovranno essere approfonditi in seguito.

  • Ricerca di identità e di appartenenza (assenza negli adolescenti) Essere orfani e ricerca di un mentore. Orfani sono stati sia HP che FRODO e hanno scelto  come loro mentori, Albus Silente e Gandalf che fanno da consiglieri e li instradano su di un percorso che da loro la capacità  di scegliere ciò che è buono per loro, abituandoli alla sfida e a risolvere le situazioni complicate e difficili
  • Le ambientazioni fantastiche (la Terra di Mezzo e la scuola di Hogwarts servono agli adolescenti a sperimentare le loro insicurezze e le conseguenti debolezze, un territorio usato come piattaforma per incontrarsi e incontrare altre realtà, altre razze, altre tipologie di persone e vivere una realtà fantastica pur rimanendo nella realtà quotidiana.
  • Gli adolescenti sono molto distratti e sviati dalla tecnologia e tutto viene vissuto superficialmente, senza troppa rielaborazione soprattutto le emozioni che sono poco conosciute e di conseguenza non pienamente vissute. I ritmi frenetici , spesso sono mal sopportati e non gestiti in modo appropriato.
  •  La conoscenza approfondita dei personaggi della Compagnia dell’Anello da la possibilità agli adolescenti di  confrontare anche la vulnerabilità dei personaggi che vivono all’interno delle loro storie, sapendo accettare quindi le proprie insicurezze e i propri limiti
  • Gli adolescenti hanno necessità di confrontarsi anche con la sofferenza e il pericolo , una sfida che tutti i personaggi dovranno affrontare  dove tutti diverranno eroi o vittime, a seconda delle circostanze, che devono dunque lottare, difendersi, affrontare le prove, sopportare le difficoltà
  • Gli adolescenti, in questo particolare momento della loro vita, non riescono a controllare le reazioni fisiche e la risposta emozionale
  • Gli adolescenti, soprattutto dopo il periodo esasperato di chiusura/allontanamento dovuto al Covid19, necessitano di ritornare  ad una normalità dove il gioco socializzante e l’attività di gruppo che deve raggiungere un obiettivo comune, può aiutare loro a riconquistare un certo equilibrio e una speranza nel futuro

Tivoli 3/06/2021                                                                                                              Prof. NIKI MANDOLESI, prof. MANUELA GAMBA